Cova, brulica irrispettoso. Ignaro dell’umana ipocrisia, in agguato subdolamente ammonisce, ma brucia, ah quanto brucia! È Tommaso incredulo, il dito nella piaga. Buio ti guarda, ora. Ladro! Inetto il già passato traslato in ciò che dovrà essere, costringe condanna! frena. La colpa ripudia l’amore, corrode la speranza, impietrisce chi soccombe.
Meccanismo artritico ingrana l’illusione della perfezione. L’inceppo sta nell’incipit. La forma non segue la funzione. Padre dell’obsolescenza, l’abisso in mezzo.
Il popolo, niente sa, tutto sa. Gelosa dell’ipocrisia, proletariato intellettuale. Visioni filosofiche? No. Previsioni, capitalistiche addobbano l’ingordigia. Fregiante ipocrisia brucia l’anima, si chiude, custodendo l’essenza, germogli di creatività seccano.