Nessun diritto di veto, cosa volere, cosa non volere su sentimenti, emozioni, intese. Che presunzione! Come faccio a colmare il vuoto? Quello dentro? Lo lascio vuoto. Lascio che mi faccia male. Preferisco soffrire per qualcosa, che colmarlo con il nulla.
Vicolo cieco. Mi chiudo. E oltre, quando? E di là, cosa? L’aria sottile, l’affanno grande. Eppure la sento, viscerale, la bellezza. sincera! sicura grande. È calamita, sussurra, pacata la sua voce, materno il richiamo; vivi!
Tutto qui? E i pianti, le grida, il dolore? La rabbia? L’angoscia straziante? Tutto qui? Uno sguardo sincero. Una mano sulla spalla. Una stretta forte. Blu intenso, bianco infinito. Mi avvolge. La GRANDE OPERA, innocua e umile si dissolve nella quotidianità.